Prime Esperienze
La sua prima volta con me
di LaSasy
28.07.2024 |
1.022 |
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"Una volta vestiti e sistemati lo portai a casa..."
Adesso voglio un pochino distaccarmi dalla storia del resort perché da ora in avanti le cose si faranno più piccanti e un bel po' estreme. Voglio raccontarvi di quel ragazzo a cui piano piano ho aiutato a trovare la sua identità sessuale.
Per comodità lo chiameremo Luca e questa è la breve storia.
Ero spesso a giocare in fumetteria a Dungeons and Dragons (per chi non lo conosce è un gioco di ruolo fantasy), io come giocatrice esperta oramai aiutavo i novizi a imparare a giocare e piano piano si è instaurato un gruppo con cui giocavamo spesso, tra questi ragazzi c'era anche questo Luca.
Luca era il classico ragazzo robusto e alto e tanto tenerone, quello che si potrebbe definire un orsacchiottone di peluche, timido e sempre gentile.
Avevamo anche fatto un gruppo whatsapp per tenerci in contatto anche fuori dal gioco, questo lo spinse a contattarmi;
"Ciao sono Luca, scusa mi aiuteresti col mio personaggio?"
"Certo, ti mando le tabelle"
Ovviamente feci la maligna e invece di un'immagine gli mandai un furry col pacco gonfio in vista.
"Ops scusa Luca ho sbagliato "
"Ah no fa niente, carino però "
Avevo buttato l'esca e lui aveva abboccato!
Il giorno dopo mentre giocavamo la nostra partita io furbamente mi siedo accanto a lui con la più banale delle scuse
"Mi metto io qua così lo aiuto oggi col personaggio"
Semplice ed efficace.
Mentre la partita iniziava piano piano allungai la mano sulla sua coscia accarezzandolo fino al suo pacco, lo sentivo che cresceva ed era piccolo come piaceva a me.
Lui era diventato rosso ma continuavamo la nostra partita fin che io in modo subdolo feci cadere apposta il dado a terra.
"Te lo raccolgo io"
Disse Luca che chinandosi si appoggiò leggermente sulla mia coscia, intravedendo il mio pacco che come al solito era sempre incontrollabile in quei periodi.
Abbiamo proseguito la partita tra alti e bassi, non ricordo niente di quella giocata, ricordo solo come mi divertivo a toccarlo ogni tanto e come gli massaggiavo dolcemente per provocarlo.
A fine giocata ognuno prese la strada di casa, per fortuna era già autunno e il buio arrivava prima.
"Vieni Luca ti accompagno io"
Tutto secondo i piani.
Mentre tornavamo lui era silenzioso e in evidente imbarazzo, io presa dal momento tutt'altro.
"Ti va se ci fermiamo da qualche parte?"
Non mi disse niente, ma mi fece un cenno con la testa.
Per fortuna conoscevo molto bene quella zona e i posti dove appartarsi.
Arrivati al luogo che mi ero prefissata accosto e abbasso i pantaloni liberando il mio pene che come me non ne potwva più.
"Ti piace?"
"..."
Rimase in silenzio con lo sguardo perso, quasi incantato.
"Posso ?"
Era così impacciato e avevo capito subito che era la sua prima volta e questo per poco non mi fece schizzare, ma intanto qualche gocciolina già stava uscendo.
"Tutto tuo amore"
Iniziò a toccarmi con delicatezza ma piano piano si avvicinò con la bocca e da prima rimase fermo ma poi sentivo la sua lingua che mi leccava tutta la cappella, era divina la sensazione.
"Lo hai mai fatto ?"
Gli dissi già sapendo della risposta
"È la prima volta"
"Allora ci penso io, ora scendiamo"
Scesi dalla macchina aprii lo sportello posteriore e abbassai i seggiolini all'indietro per creare una sorta di lettino. Lo misi giù, che come scena faceva quasi ridere perché nonostante la mia altezza e la mia larghezza di spalle confronto a Luca io ero come una piccola acciuga.
Iniziai piano piano a sfilargli i pantaloni e le mutante, di seguito iniziai a massaggiargli il suo buchetto per rilassarlo, mentre piano piano appoggiavo la punta.
Sii coprì il volto imbarazzato mentre io piano piano entravo, poi qualche lamento di dolore che divenne presto gemito di piacere.
Iniziai a premere per arrivare in fondo, aveva un culo fantastico, non solo perché era vergine, ma perché era anche quasi fatto per me. Diedi qualche altro colpo fin che lui in presa alla frenesia si Iniziò a masturbare venendo praticamente subito e tanto.
"Mi dispiace"
Io mi misi un po' a ridere poi lo rassicurai
"Amore non ti devi scusare, vuok dire che ti è piaciuto" in quel momento continuai con altri colpi prima regolari poi a fondo decisi, mentre lui continuava a gemitare fin che non lo feci mettere seduto e con un gesto veloce, perché stavo già per venire, mi avvicinai al suo volto riempendolo tutto.
Una volta vestiti e sistemati lo portai a casa.
"Domani vado a fare un'escursione, vuoi venire?"
"Vilentieri"
L'appuntamento era già fissato, per tutta la notte non mi scrisse, solo la mattina mi mandò un messaggio
*ho messo dei pantaloni comodi, tu? 💕
*Anche io, e senza mutandine 🤭
Andai a prendere Luca, avevo tutto l'occorrente per quattro ore di camminata e una voglia incontrollata di farlo nuovamente mio.
Mentre salivamo abbiamo parlato del più e del meno e tutta roba del mondo nerd, fin tanto non siamo arrivati inoltrati nel sentiero, circondati dalla vegetazione lo portai a me vicino baciandolo dolcemente per poi palpare il suo petto e la sua pancia grande, era morbida e bella al tatto, sentivo che il suo pene era eretto quasi in un istante, così come il mio.
Tirai fuori il mio pene e il suo per masturbarci a vicenda tenendo i nostri peni a contatto con le nostre cappelle a contatto, masturbarsi così lo adoro, anche se il suo pene spariva confronto al mio, a me eccitava da morire.
Dopo poco sentivo già il suo pene che si era inumidito rilasciando il liquido prima della venuta, aveva un buon profumo e così lo incalzai;
"Se vuoi venire non trattenerti"
A fine della frase sentiii il suo seme caldo colare su di me, mi aveva schizzato fin sotto il seno, ed era anche tanto.
Lo feci girare possiandolo contro una roccia, era bello vedere quel sedere grande tutto per me, mentre il suo pene piccolo ora mai era andato a riposo. Mi misi su di lui come farebbe un cane e iniziai a penetrarlo ancora, come due bestie selvagge che si accoppiano in mezzo alla foresta così eravamo noi. Continuai per qualche minuto fin che non svuotai tutto il mio seme dentro di lui, con io che oramai non rwsistevo più ai suoi gemiti di piacere, mi lasciai andare, tanto che feci un piccolo ululato.
"Sono la tua lupa alfa e te il mio lupetto preferito"
Non so per quanto tempo abbiamo continuato a baciarci ma abbiamo finito l'escursione fino alla cima e tornati indietro.
Lo portai dove abitavo io in quel momento;
"Dai Luca facciamoci una doccia assieme"
Era più imbarazzato della prima volta a quella semplice proposta, ma aveva accettato e una volta in casa lo spogliai e entrammo nella doccia.
Senza dire niente si mise in ginocchio, quasi più per devozione che per altro, lo accarezzai sulla guancia e dopo un bacetto sulla fronte gli diedi ciò che bramava, mi stava venerdando da sotto i suoi baci sui miei testicoli mi facevano pulsare ancora di più, fin che non iniziai a metterlo nella sua bocca, spingendo fino in gola e in poco tempo gli riempii tutta la bocca del mio seme che lui mandò giù tutto.
Dopo questo ci siamo lavati a vicenda e dopo essersi rivestiti lo riaccompagnai a casa sua, salutandolo e dandoci appuntamenti l'indomani.
Il giorno seguente era caldo, un pó anomalo, ma questo bastava per uscire in tenuta estiva, calzoncini, canotta lunga e infradito.
Decidemmo di andare al parco per giocare a carte e in quei tavoli di pietra sotto l'ombra dei pini abbiamo continuato a giocare e modificare i mazzi, dopotutto eravamo pur sempre due nerd.
Ma la parte migliore venne quando si fece sera e si accesero i primi lampioni, nella fase del crepuscolo.
Oramai non vi era più nessuno e piano piano allungai il piede per toccare il suo pene e solo allora mi accorsi che non aveva messo le mutante e mentre mi ero accorta di questo anche io ebbi la sua stessa reazione, una erezione quasi istantanea.
Gli feci qualche massaggio per poi battere con la mano sulla mia coscia a modo di invito;
"Dai vieni seduto qua"
Certo io sparivo sotto di lui, ma lo tirai fuori e abbassai quanto bastava i suoi pantaloni e lo feci mio anche lì al parco. Con le mani appoggiate sui suoi fianchi gli facevo sentire i movimenti per entrare sempre più a fondo, doveva essere una sveltina veloce al parco e andò proprio così, per curiosità toccai il suo attraverso i pantaloni sua e sentivo che era già venuto, e anche io in quell'istante lo riempii fino in fondo. Aspettai qualche istante che passasse l'erezione per potermi tirare su i pantaloni.
Una volta staccati e dopo un bacio finimmo quella serata con una bella pizza e il film "Principessa Mononoke".
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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